Il gemello digitale: ecco cos’è

Il gemello digitale: ecco cos’è

Il gemello digitale è una innovazione tecnologica che sta prendendo sempre più piede e che in futuro secondo gli esperti si espanderà sempre più, tanto da diventare essenziale.

 

Cosa sono i gemelli digitali?

Il concetto di digital twin fu usato per la prima volta nel 2001 da Michael Grieves del Florida Institute of Technology, che descrisse il gemello digitale come l’equivalente virtuale e digitale di un prodotto fisico.

Quando si parla di digital twin si fa riferimento a un modello di gestione evoluto di un processo, di un prodotto o di un servizio. Utilizzando i gemelli digitali, si analizzano dati e vengono monitorati sistemi volti a implementare il ragionamento predittivo attraverso l’utilizzo dello spazio virtuale e della simulazione. Rafforzando la capacità di prevedere ciò che accadrà, si potranno non solo prevenire anomalie, tempi di inattività e inefficienze, ma si potranno sviluppare nuove opportunità, aumentarne l’efficienza e pianificare business futuri. La tecnologia del gemello digitale, inoltre,  aiuta le aziende a migliorare l’esperienza del cliente comprendendo in modo più efficace le esigenze specifiche per apportare miglioramenti a prodotti, operazioni e servizi.

 

A cosa serve il gemello digitale

Un gemello digitale dovrebbe contenere tutte le informazioni relative alle caratteristiche dell’oggetto fisico che rappresenta. Esso contiene dentro di sé tutta una serie di informazioni (meccaniche, geometriche ed elettroniche) dell’oggetto fisico.

Le informazioni relative all’oggetto fisico sono necessarie per il funzionamento del digital twin. Infatti, avvalendosi di queste ultime, è possibile sviluppare, tra le altre cose, un’attività sperimentale. Ad esempio, si può ideare un prodotto digitalmente, in tal modo risparmiando sui costi di un prototipo fisico. Oppure si può ragionare in ottica predittiva, come nel caso della creazione di un processo, consentendo di prevedere in anticipo comportamenti anomali, rischi ed errori.

Inoltre, i gemelli digitali garantiscono una continuità digitale, dall’ideazione alla produzione fino ai servizi post-vendita. Tali caratteristiche così complete hanno incoraggiato molte piattaforme di analisi di dati le quali, ad oggi, sono ben predisposte alla creazione di digital twins.

 

Perché il gemello digitale è utile

L’avvento dei gemelli digitali porta con sé molti vantaggi. Questo strumento permette di accedere facilmente ai dati di molte fonti diverse e di aggregarli. Ma non solo: è anche possibile condividere tali dati con gli esperti del prodotto in questione. I gemelli digitali standardizzano dati e metadati, documentazioni, articoli, video o progetti scientifici e li fanno confluire in una “piattaforma” condivisa.

I gemelli digitali costituiscono una vera e propria svolta soprattutto dal punto di vista collaborativo e dell’efficienza. Uno degli obiettivi, ad esempio, è quello di garantire alle risorse lavorative che con l’utilizzo dei gemelli digitali queste possano ottenere le stesse informazioni in tutto il mondo, facilitando in questo modo il raggiungimento degli obiettivi aziendali globali. Al contrario, chi è in cerca di un lavoro potrà essere inserito nell’organico con facilità, poiché attraverso i gemelli digitali potrà conoscere i sistemi dell’azienda con maggiore rapidità.

Diverse realtà hanno già sperimentato la tecnologia del gemello digitale. Ad esempio, in Tesla, ogni auto ha un tool implementato in grado di ricreare un gemello digitale per ogni macchina. Grazie a questa tecnologia, l’azienda può rimanere costantemente aggiornata sullo stato delle auto vendute ed essere informata sugli eventuali interventi necessari.

 

A cura di

Martina Nicelli


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