L’identikit dell’influencer

Chi è? Cosa fa? Ogni giorno ne sentiamo parlare sulle piattaforme social, ma chi sono davvero gli influencer? L’enciclopedia Treccani, nel 2014 ha inserito una voce dedicata a definire questa figura:

Personaggio popolare in Rete, che ha la capacità di influenzare i comportamenti e le scelte di un determinato gruppo di utenti e, in particolare, di potenziali consumatori, e viene utilizzato nell’ambito delle strategie di comunicazione e di marketing.

Con l’avvento delle tecnologie 2.0, l’audience è diventata capace di interagire direttamente con le aziende, ma anche di creare uno scambio di informazioni alla pari tra consumatori. In altre parole, le conversazioni tra utenti sono diventati dei veri e propri mercati, in cui gli influencer hanno trovato la chiave per essere più visibili, interessanti e credibili rispetto agli utenti medi.

Le comunità digitali degli influencer

Da quando le relazioni sociali si sono trasferite nel mondo digitale, soprattutto nei social media, anche le relazioni commerciali si sono digitalizzate. In particolare, noi utenti mettiamo moltissime informazioni personali in Rete, e da queste si possono spesso dedurre le nostre preferenze. Secondo la Ricerca Telefono Azzurro – Doxa Kids 2018 – che ha coinvolto 611 ragazzi con età comprese tra i dodici e i diciotto anni – oggi le interazioni sociali passano prevalentemente per i social media. Il 60% dei ragazzi intervistati passa più di due ore al giorno su social e chat, mentre il 4% è costantemente connesso. In altre parole, le interazioni via social supererebbero quelle faccia a faccia e la Rete sarebbe diventata una vera e propria comunità digitale.

Spesso sembra impossibile distinguere il mondo analogico o ‘reale’ da quello digitale o ‘virtuale’, le relazioni faccia a faccia dai like e dai follow. Per questo motivo, le nuove comunità digitali, basate sulle interrelazioni virtuali tra utenti, sono mosse da una nuova forma di imprenditoria digitale, promossa degli influencer. La maggior parte di loro, nello specifico, utilizza Instagram o YouTube per creare la propria comunità.

Incarico lavorativo

L’influencer realizza contenuti digitali in cui esprime un parere rispetto a diversi argomenti, solitamente appartenenti a delle categorie specifiche, quali moda, fitness, cibo, viaggi e videogiochi. Nello specifico, a seconda del settore scelto, si diventa una tipologia di blogger differente: fashion blogger, fitness blogger, food blogger, travel blogger, vlogger, ecc. Il compito dell’influencer è quello di pubblicare post sulle sue piattaforme digitali per tenere vivo il patto stretto con i propri follower. In particolare, questi contenuti devono rispecchiare determinati canoni estetici e lessicali e, soprattutto, devono suscitare interesse in chi li guarda.

Infatti, alla base di questo lavoro c’è il marketing dell’influenza, concetto venuto alla ribalta con l’avvento dei social network. La Rete e le sue tecnologie hanno scardinato i tradizionali flussi di comunicazione dando voce a molte più persone, cosa che rende tutti capaci di influenzare ed essere influenzati. Per questo motivo, ciò che distingue gli influencer tra loro è la reputazione, che permette di avere una voce un po’ più alta degli altri e di condizionare maggiormente l’opinione del suo seguito.

Stipendio

Fare l’influencer è una professione redditizia e il contributo ricevuto per ogni post dipende dalla dimensione della propria comunità e dal tipo di engagement. Infatti, esistono delle vere e proprie fasce di guadagno che dipendono dal numero dei follower e, in generale, si possono guadagnare dai 500 a più di 10.000 euro per ogni pubblicazione in collaborazione con uno sponsor. Tuttavia, a causa di alcune recenti truffe riguardo il numero dei follower, spesso si analizzano altri indici per determinare il costo di un influencer. Tra questi troviamo: brand reputation, engagement e rendimento di un eventuale shop online.

Rischi del mestiere

I rischi del mestiere riguardano principalmente la distribuzione disuguale dei vantaggi delle reti sociali, che spesso si basa sulla dimensione del seguito di ognuno. Inoltre, per riuscire ad avere successo, è essenziale saper seguire i trend, ma anche saper differenziare i propri contenuti da quelli degli altri, cosa che richiede un investimento non indifferente di tempo e denaro.

L’altro rischio non indifferente, come conseguenza del successo, è la sovraesposizione che può seguire alla decisione di pubblicare interamente la propria vita sui social media. Questo può provocare commenti da parte degli hater, ansia, ossessione per il numero dei follower e dei like. Infatti, ultimamente si parla spesso della sindrome FOMOFear of Missing Out, ovvero la letterale paura di “essere tagliati fuori” che attanaglia, con conseguenze quasi paradossali, tantissimi utenti social.

Influencer: futuri precari o futuri milionari?

Guardando ai risultati statistici del rendimento dell’influence marketing sembra chiaro che l’impatto economico e sociale non possa essere ignorato. Spesso, però, ci si chiede che fine faranno tra qualche anno i nostri influencer preferiti, quando magari i social media si evolveranno e si creerà un nuovo modo di fare marketing. Alcuni sostengono che probabilmente gli influencer macro, ovvero quelli con una comunità solida e fedele, saranno in grado di migliorare ulteriormente le loro strategie ed evolversi. Altri ritengono che sia un mondo precario, sull’onda del cambiamento, che già in questi tempi ha subito un declino e una perdita di credibilità. Chi vivrà, vedrà!

 

A cura di

Silvia Crespi


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