Il business dei link: cos’è e come funziona

Il business dei link: cos’è e come funziona

Negli ultimi anni quello dei “link in bio” è diventato un business che permette ai creator di raccogliere in un unico luogo virtuale tutta la loro attività online. Contemporaneamente sono nate delle società che si occupano esclusivamente della creazione di queste “stanze” predisposte a reindirizzare gli utenti verso altri siti Web.

Ma perché sono nate società come Linktree e Linkfire? Lo scopo di Instagram e simili è quello di trattenere l’utente all’interno dell’applicazione per il maggior tempo possibile, per questo motivo, tali social impediscono di inserire link cliccabili nei post e nelle stories, che portino l’utente fuori dall’app verso altri siti. Tuttavia, ci sono delle eccezioni: in questo articolo scopriamo quali sono e come funziona il business dietro ai link.

 

Link in bio, swipe-up e stickers

Esistono delle eccezioni che permettono di indirizzare l’utente fuori da Instagram con un rapido click. Lo swipe-up consente di atterrare in un sito Web esterno a Instagram scorrendo verso l’alto in una story IG ed è disponibile solo per coloro che hanno più di 10k follower e un account business. Oggi è stato sostituito da uno sticker che ha le stesse funzionalità e che risulta disponibile a tutti gli account, senza limiti di follower.

Il link in bio è un collegamento ipertestuale inseribile, appunto, nella biografia di ogni profilo Instagram: è direttamente cliccabile e non esistono requisiti particolari per l’utilizzo, ma risulta caotico inserire più e più link in una stessa bio.

Nasce, quindi, la necessità di trovare un modo diretto e semplice per mostrare i link in modo ordinato e allo stesso tempo facilmente rintracciabili dagli utenti. Gli ideatori di Linktree hanno quindi avuto l’idea di creare un raccoglitore, una pagina ponte accessibile dalla bio di Instagram, contenente più collegamenti a diversi siti Web.

Dal punto di vista tecnico è un’idea facile da realizzare, estremamente utile per i creator e, in generale, i professionisti che lavorano sul Web o che lo utilizzano come vetrina digitale per le loro molteplici attività. Infatti, si tratta di una pagina ponte dal design essenziale e senza alcun elemento a eccezione dei link che collegano questo “sito intermedio” alle pagine Web finali su cui far atterrare l’utente.

 

Tipologie

Da definizione i link sono dei collegamenti ipertestuali che, attraverso un semplice clic, reindirizzano a un altro sito Web, a un’altra pagina dello stesso sito o ad applicazioni. In un’ottica di business sono estremamente importanti, tanto che esistono delle strategie di link building utili a rafforzare l’immagine e l’autorevolezza di un brand posizionando organicamente il relativo sito Web sui principali motori di ricerca.

Di seguito un elenco dei più comuni:

  • Link manipolativi o testuali: sono dei collegamenti che utilizzano un anchor text contenente una determinata parola chiave e indirizzano ad altre pagine interne o esterne al sito che si sta visitando;
  • Link da immagini: associati alle immagini, cliccando sull’immagine si viene reindirizzati in un’altra pagina Web;
  • Branded link: associati al nome di un brand, varianti simili o il nome di un membro del team;
  • Link sitewide: sono dei collegamenti posizionati in specifiche parti del layout di un sito (header, footer, sidebar). Questi link sono presenti in sezioni fisse del sito che reindirizzano a specifiche pagine all’interno di esso e sono sempre visibili e cliccabili.

 

Fare business con i link

In che modo il link in bio è collegato al business? In un’intervista, il fondatore di Linktree Alex Zaccaria ha dichiarato che l’intento è quello di creare un ecosistema digitale in cui raccogliere la propria attività online: dai siti Web e canali YouTube ai curriculum e biglietti da visita. Tutto questo diventa raggiungibile da una pagina dal design minimalista contenente un elenco di link, come se fossero i rami di un albero.

L’ipotesi di Zaccaria è già realtà: creator, cantanti e altre personalità di spicco promuovono i loro ultimi successi invitando gli utenti a cliccare nel loro link in bio per scoprire l’ultimo singolo, acquistare i biglietti per il concerto, visitare il portfolio, leggere l’ultimo articolo e tanto altro.

Questo business è diventato popolare a tal punto che Instagram e TikTok, che disincentivano gli utenti a uscire dalle relative app, fanno uso del link in bio nelle loro pagine. Inoltre, sono nate e stanno nascendo molte società come Linktree che fino a qualche tempo fa possedeva quasi il monopolio. Di conseguenza stiamo assistendo alla crescita di un settore che potrebbe cambiare definitivamente il nostro modo di utilizzare i social: non più come un momento di svago, ma come un altro strumento lavorativo.

 

Rischi e ostacoli

Come abbiamo visto, il business dei link in bio sta proliferando. Tuttavia, è un settore precario che potrebbe crollare da un momento all’altro. Come mai? In primo luogo, gli stessi social che finora non hanno permesso l’inserimento di link che indirizzano a pagine esterne possono cambiare idea. Instagram potrebbe permettere l’inserimento senza limiti anche su post e stories rendendo, di fatto, inutile la presenza di questi raccoglitori.

Il secondo punto è definito dalle intenzioni di chi inserisce questi link. Instagram punisce chi inserisce contenuti inappropriati o link che rimandano a siti Web discutibili. I malintenzionati potrebbero utilizzare i servizi offerti da queste società indipendenti per indirizzare l’utente a siti Web di dubbia moralità e predatori.

 

A cura di

Giorgia Simonetti


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