Il galateo del web: la netiquette

Ancora oggi, la maggior parte degli utenti del Web non conosce, o non ha ancora un’idea ben precisa, di cosa si intenda per netiquette. Netiquette è una parola relativamente recente che si compone di due termini: “net”, per indicare il Web, e la parola francese “etiquette”, etichetta appunto. Dall’etimologia della parola è facile intuire  che il termine netiquette indichi tutta la serie di regole che disciplinano il comportamento dell’utente sul Web. Sebbene essa dovrebbe essere alla base del comportamento degli utenti del Web, davvero pochi utenti conoscono in modo approfondito il quadro delle normative che sta alla base di uno scambio di idee sano e rispettoso.

Molti di loro diventano consapevoli delle cosiddette “community guidelines”, le linee guida della comunità virtuale, solo dopo essere stati oggetto di moderazione dei contenuti.

Non solo Facebook e Instagram

Tutti i social network, da quelli più importanti e conosciuti fino a quelli di nicchia, hanno stabilito delle regole alla base dello scambio tra gli utenti e utili al benessere e alla crescita della community. Stabilire regole risulta necessario per evitare che tutta una serie di comportamenti scorretti possa danneggiare gli utenti. L’obiettivo principale è quindi quello di favorire uno scambio costruttivo e proteggere gli utenti da eventuali comportamenti scorretti.

Quello che è importante sottolineare è che non c’è ancora una regolamentazione chiara in quest’ambito. Il web è un universo relativamente giovane e a livello legislativo sono necessari ulteriori passo avanti per regolamentarlo completamente. Questo è ancora più evidente per una realtà recentissima come quella dei social network. Le piattaforme social si trovano in una zona grigia dal punto di vista legislativo, nella quale si ritrovano ad avere ampio spazio di manovra. Per questo motivo, data la mancanza di una legislazione univoca per la stesura delle community guidelines, ci si ritrova ad avere un quadro molto eterogeneo fatto di norme che variano da piattaforma a piattaforma.

Alcune sono stese sotto forma di vere e proprie regole per gli utenti da rispettare evitando in modo chiaro alcuni specifici comportamenti, altre invece lasciano maggiore margine agli utenti e all’esercizio del loro buon senso.

Le community guidelines: un esempio di netiquette

Ma come sono strutturate le linee guide dei social network? Nella maggior parte dei casi iniziano con un preambolo nel quale viene spiegato il perché sia necessario per la community avere delle regole. Molte piattaforme si autodefiniscono  vettori del libero scambio di opinioni. Tra queste piattaforme troviamo Blogger, Snapchat, Tumblr e Twitter. Un esempio, tra i tanti, proviene dalle community guidelines di Twitter:

“Lo scopo di Twitter è facilitare la conversazione pubblica. Violenza, molestie e altri comportamenti di questo genere scoraggiano le persone dall’esprimersi e portano all’impoverimento della conversazione pubblica globale. Abbiamo stabilito le nostre regole per permettere a tutti di partecipare alla conversazione pubblica liberamente e in sicurezza.”

Altre piattaforme invece usano toni diversi e definiscono loro stessi come i guardiani della community: la piattaforma modera e stabilisce delle regole affinché la comunità sopravviva. In questo contesto si inseriscono le linee guida di comunità come Facebook, Instagram, Skype, Vimeo, YouTube, Nextdoor e SoundCloud. Un esempio è l’incipit delle linee guide di SoundCloud:

“Desideriamo che SoundCloud sia una community dove ognuno si senta supportato ma anche rispettato. Il raggiungimento di questo obiettivo dipende da tutti noi. Questa pagina contiene informazioni importanti sulle nostre regole e linee guida correlate all’uso di SoundCloud. Ti preghiamo di dedicare un po’ del tuo tempo alla lettura di tali informazioni. Prendiamo sul serio queste linee guida e ci aspettiamo che tu faccia lo stesso.”

Al preambolo, segue di solito una lunga lista di do’s and don’ts: si tratta di una serie di regole che proibiscono tutta i comportamenti scorretti degli utenti. Gli ambiti su cui viene posto particolarmente l’accento sono diversi: la condivisione di contenuti di carattere sessuale come nudità, sesso e pornografia (soprattutto se infantile), ma anche contenuti grafici riguardanti violenza e oscenità. Inoltre, qualsiasi tipo di abuso viene severamente vietato da tutte le piattaforme: si va dal trolling alle minacce ed hate speech. Infine, diversi divieti sono posti nella condivisione di contenuti che istighino al suicido e all’autolesionismo

Perché leggere le linee guida?

Il consiglio è quello di leggere sempre le linee guida prima di approcciarsi all’utilizzo di qualunque tipo di social network. Questo consente di essere più attenti a cosa sia possibile e non sia possibile dire all’interno di una community; rende inoltre più consapevoli del fatto che quello che diciamo e condividiamo dietro uno schermo può avere un peso e delle conseguenze importanti per noi e per i nostri interlocutori.

 

A cura di

Miriam Salamone


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