Invenzioni tecnologiche inutili o apparentemente tali
La tecnologia e i suoi utilizzi ai nostri giorni
Negli ultimi 20 anni hanno visto la luce alcune tra le invenzioni più rivoluzionarie e importanti di sempre: basti pensare allo smartphone, che ha solo 14 anni, ma è un oggetto a cui non possiamo ormai più rinunciare.
Con lo scoppio della pandemia, la disponibilità di questi mezzi ha aiutato a rendere la situazione più vivibile, sfruttando le conquiste nel campo tecnologico per poter mandare avanti le attività: smart working e didattica a distanza sono termini che fanno parte della vita quotidiana. Tuttavia, ciò non sarebbe stato possibile senza un livello di sviluppo tecnologico come quello raggiunto oggigiorno.
Ma tutte le innovazioni tecnologiche sono realmente utili? Sembra sorprendente, ma grazie agli sviluppi degli ultimi anni, non siamo solo in un’epoca di grande ricerca e scoperte, ma anche nell’era delle invenzioni tecnologiche inutili.
Taste the TV, la televisione che permette di “sentire” i sapori
É di poche settimane fa la notizia di un’invenzione curiosa che arriva direttamente dal Giappone. Si chiama Taste the tv (Ttv), una sorta di televisore sul quale appaiono le immagini di alcuni cibi che è possibile assaggiare… leccando lo schermo!
La mente dietro a questo oggetto è quella del professor Homei Miyashita dell’Università di di Meiji il quale ha dichiarato che “l‘obiettivo è far vivere alle persone l’esperienza di qualcosa come mangiare in un ristorante dall’altra parte del mondo, anche stando a casa” e non si può certo dire che, in questo periodo di pandemia, non sia un buon modo di sperimentare qualcosa di nuovo in modo sicuro. I sapori si ottengono utilizzando un mix di fialette che vengono spruzzate insieme su un foglio appoggiato appunto sul dispositivo, per rendere più favorevole l’assaggio.
Lo strumento è il frutto dell’intenso lavoro del suo creatore in collaborazione con un team di 30 studenti che si sono dedicati alla creazione di un’ampia varietà di fialette. Nella mente dell’inventore gli utilizzi che se ne possono fare sono tra i più svariati; tra le altre cose, corsi a distanza per sommelier o cuochi, ma può essere anche un utile strumento per arricchire i menù dei ristoranti, avendo la possibilità di testare in anticipo i sapori di determinati pasti. I costi di quest’oggetto? Se dovesse veramente essere immesso sul mercato, verrebbe a costare intorno ai 1000 euro.
A pensarci sembra quasi una follia immaginare di trovare uno spazio per questa invenzione. Ma non è la prima volta che vedono la luce oggetti bizzarri e dalla dubbia utilità.
Altre invenzioni curiose
Le mutande “smart”
Le Spartan sono mutande maschili realizzate in cotone con inserti di fibre in argento vivo per proteggere la zona pubica dalle radiazioni provenienti da tutti quegli oggetti dotati di Wi-Fi che possono essere infilati nelle tasche dei pantaloni. Questo perché, secondo alcune ricerche, è risultato che il 15% delle coppie in età riproduttiva soffra di problemi di infertilità la cui causa è stata ricondotta proprio alle radiazioni prodotte dai dispositivi elettronici che ci portiamo dietro quotidianamente, anche se l’ipotesi non è stata confermata da nessuno studio. Oltre a questo, l’introduzione delle parti in argento aiuta a bloccare la proliferazione dei batteri, agendo quindi contro i cattivi odori.
La spazzola intelligente
La seconda bizzarra invenzione è la Kérastase Hair Coach, una spazzola dotata di microfono che registra il fruscio del capello durante la spazzolatura ed è in grado di dire se il “colpo” è troppo vigoroso, di sensori per capire se il capello è bagnato o no, e altri strumenti come un accelerometro per contare il numero di volte in cui il pettine viene passato sulla testa. I dati in questione, raccolti e adeguatamente analizzati, vengono poi inviati allo smartphone e, combinandosi con quelli delle app meteo, saranno in grado di consigliare (o sconsigliare) una determinata capigliatura in un particolare giorno.
Abbiamo davvero bisogno di questi strumenti tecnologici?
Se decidessimo di ricercare tutte le invenzioni degli ultimi anni, scopriremmo probabilmente che la lista degli oggetti inutili è molto lunga. Forse stiamo diventando “pigri” e pensiamo che avere un device a disposizione per ogni esigenza, anche la più piccola, ci semplifichi la vita; forse vediamo un’utilità in questi oggetti che nella pratica non c’è o è comunque è molto limitata. O forse semplicemente ci stiamo abituando a volere sempre di più e siamo pronti a ricavarci ciò che cerchiamo anche quando potremmo farne tranquillamente a meno. Quel che è certo è che l’innovazione non si arresterà e saremo ancora invasi da tecnologie all’avanguardia che ci aiuteranno nella quotidianità, ma anche da nuovi oggetti bizzarri, di cui leggeremo con il sorriso e che in certi casi ci strapperanno anche una risata.
A cura di:
Giusy Pitzeri
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