Gaslighting: l’arma preferita dai troll
Tra i comportamenti negativi in cui è possibile imbattersi navigando in rete c’è sicuramente il gaslighting. Si tratta di una serie di tecniche manipolatorie volte a condizionare il comportamento e la visione della realtà altrui. Sebbene il gaslighting sia un fenomeno studiato soprattutto nell’ambito delle relazioni interpersonali di tipo reale, con lo spostamento delle attività di comunicazione e socializzazione in rete, sono molto i troll a utilizzare questa tecnica. Ma a quali comportamenti ci si riferisce quando si parla di gaslighting? Come si manifesta e come è possibile difendersi dalla manipolazione?
Gaslighting: che cos’è
Il termine gaslighting si usa per definire un tipo di manipolazione mentale che porta la vittima a dubitare di se stessa, del suo modo di vedere la realtà e dei suoi giudizi. L’origine del termine risale al 1938, e in particolare da una commedia dal titolo Gas Light. Quest’ultima racconta di un marito che, tramite atteggiamenti e comportamenti manipolatori, cerca di portare una donna alla pazzia. Nel mondo virtuale il gaslighting è l’arma preferita dai cosiddetti troll, utenti che all’interno delle comunità virtuali interagiscono con gli altri con il solo scopo di disturbare e interferire nelle comunicazioni attraverso messaggi fuori tema, minatori o di carattere coercitivo.
Gaslighting: l’importanza di riconoscere la manipolazione
Imparare a riconoscere le caratteristiche del gaslighting è utile per difendersi da questo tipo di manipolazioni all’interno delle conversazioni online. Proprio la fase dell’individuazione risulta essere particolarmente delicata, in quanto spesso non risulta facile in un primo momento capire di essere vittima di un abuso psicologico. Di solito, si tratta di piccole azioni che hanno come obiettivo la distorsione della realtà attraverso l’atto comunicativo. Per riconoscere questi comportamenti, è utile conoscere le tecniche utilizzate dai troll quando si tratta di gaslighting.
Gaslighting: alcune tecniche
Tra le tecniche di gaslighting che i troll utilizzano per destabilizzare la propria vittima vi è il negare di aver detto una determinata cosa, anche se in realtà è stata detta. Talvolta, anche se la vittima ha piena sicurezza delle proprie convinzioni, può arrivare a dubitarne fino ad a credere alla verità falsata. Un’altra tecnica tipica del gaslighting è attaccare l’identità della propria vittima, i suoi interessi personali o gli affetti più cari, come genitori o figli. Spesso, poi, i troll tentano di aizzare gli altri utenti contro la vittima designata. Infine, tra le tecniche usate dai gaslighter c’è il tentativo di far perdere alla vittima il contatto con la realtà, accusando tutti gli altri di essere dei bugiardi.
Tutte queste tecniche fanno parte di uno schema subdolo di strategie sottili che vanno al di là del semplice trolling. Dietro il gaslighting c’è un’attenta pianificazione, sia riguardo alla strategia, sia riguardo alle parole da usare per evitare che la vittima si accorga della manipolazione.
L’importanza della comprensione del fenomeno
Come già detto, molto spesso coloro che sono vittime di gaslighting non si accorgono della manipolazione in atto. Per questo motivo è importante conoscere bene il fenomeno e analizzare in maniera attenta il comportamento manipolatorio. Questo tipo di condizionamento, infatti, non va a influenzare solo il benessere della vittima online, ma anche offline. Seppur online, si tratta infatti di un vero e proprio abuso psicologico. Nei casi più estremi, le vittime di gaslighting possono auto-colpevolizzarsi e cadere in depressione. È necessario sensibilizzare gli utenti riguardo al problema, è importante comprendere come alcuni atteggiamenti che si manifestano in rete possano avere pesanti ripercussioni sulla vita reale. Uno studio e una conoscenza dei fenomeni digitali come il gaslighting possono contribuire ad aumentare il benessere dell’individuo, sia nei rapporti reali che in quelli virtuali.
A cura di
Miriam Salamone
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