Metasearch engine: scopriamo di cosa si tratta

Quando si parla di Metasearch engine, l’utente medio può trovarsi disorientato di fronte a questo nuovo termine. Sebbene, infatti, si tratti di una tecnologia già in uso da un po’ di tempo nel mondo di Internet, davvero poche persone, perlopiù provenienti dal settore informatico, ne conoscono le caratteristiche e il funzionamento. 

Ma qual è la struttura di un metaserch engine? Scopriamolo insieme. 

Come funziona un metasearch engine?

Un metasearch engine, conosciuto anche con il termine inglese di aggregator, è un motore di ricerca molto particolare. Il suo funzionamento è basato sull’invio di richieste verso diversi motori di ricerca e, al contempo, sull’aggregazione dei risultati ottenuti creando delle liste e categorizzandone i risultati. Sebbene non siano molti conosciuti, ne esistono diversi online.

Metasearch engine: vantaggi nell’utilizzo di questi sistemi di ricerca

Uno dei maggiori vantaggi che derivano dall’uso di un metasearch engine deriva dalla possibilità di avere maggiore completezza di informazione rispetto all’uso di un motore di ricerca tradizionale. Nella ricerca delle informazioni, l’obiettivo dell’utente in genere è quello di avere un quadro che sia il più accurato possibile dell’argomento oggetto della propria ricerca. In termini pratici, sarebbe davvero difficile per un singolo utente il dover comparare tutti i risultati provenienti da tutti i motori di ricerca esistenti. Inoltre, durante una ricerca tradizionale su un singolo motore di ricerca, può accadere che l’utente non tenga conto di alcune informazioni e non le visioni. Questo accade perché i motori di ricerca tradizionali indicizzano i risultati utilizzando algoritmi di indicizzazione specifici. Utilizzando un metasearch engine il pericolo di perdita di alcune informazioni viene scongiurato. 

I metaserach engines nascono quindi per permettere una maggiore una accuratezza nella ricerca e un elevato risparmio di tempo. In più, i risultati forniti vengono già categorizzati dal motore di ricerca, che si occupa di dividerne i contenuti utilizzando alcune categorie funzionali. 

Metasearch engine: quanti sono e quali sono i più famosi

Esistono diversi tipi di metasearch engines, che variano in base ad alcune caratteristiche sia strutturali che funzionali. Infatti, ognuno di essi nasce ed è stato ideato per uno scopo specifico, utilizzando algoritmi appositi. Tra i più famosi troviamo Seekz, un metaseach engine in grado di mostrare solo i risutlati più rilevanti ed eliminare i duplicati. 

Un altro famoso aggregatore è Polymeta, il cui algoritmo è in grado di riconoscere il registro linguistico usato all’interno della pagine. Quest’aggregatore sarebbe in grado, per esempio, di riconoscere un tipo di scrittura colloquiale da un tipo di scrittura più formale

Alla lista dei metaseach engines più famosi si aggiunge anche Dogpile, di gran lunga il più conosciuto tra gli addetti ai lavori. Quest’ultimo è in grado di mettere insieme i maggiori risultati provenienti dai motori di ricerca più importanti

Metasearch engines: i possibili svantaggi

Sebbene questi sistemi presentino diversi vantaggi, non bisogna trascurare i lati negativi che derivano dal loro utilizzo. Uno di essi è legato al fatto che presentano ancora una tecnologia relativamente semplice e meno complessa rispetto ai motori di ricerca tradizionali. 

Infatti, rispetto a questi ultimi, non presentano una sintassi di ricerca accurata come quella dei motori di ricerca tradizionali. 

Un altro possibile svantaggio legato all’uso di questi sistemi è che i risultati a pagamento hanno più visibilità rispetto agli altri. Inoltre, la quantità di risultati forniti non è paragonabile a quella dei search engines tradizionali. Sebbene, infatti, attingano ad un bacino più ampio di informazioni, i risultati ottenuti sono di gran lunga minori. 

Quando sono nati?

Uno tra i primi metaserach engines ad essere stato sviluppato è Metacrawler ad opera di alcuni studenti dell’Università di Washington nel lontano 1994. Si tratta di un metamotore fornito di una singola interfaccia per permettere agli utenti di effettuare la ricerca in contemporanea, ottenendo così risultati da server diversi. Con una tecnologia relativamente semplice, è in grado di fornire i risultati della ricerca ed eliminare gli URL duplicati. 

Tra i metamotori che hanno fatto la storia di questo tipo di tecnologia c’è anche SavvySearch, di qualche anno antecedente a Metacrawler. SavvySearch lavora su un meta-index per la ricerca di risultati rilevanti basata sui termini utilizzati nella ricerca. Inoltre, per migliorare ulteriormente il suo indice, SavvySearch utilizza i link visitati dagli utenti.

I metaserach engines sono strumenti poco conosciuti, ma che possono essere un valido strumento per le proprie ricerche. Per una maggiore accuratezza delle proprie ricerche, tuttavia, il consiglio è quello di affiancare l’utilizzo di questi motori a quelli tradizionali. 

A cura di 

Miriam Salamone


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