Social network e disturbi neurologici

Social network e disturbi neurologici

La connessione tra social network e disturbi neurologici è oggetto di continuo (anche se recente) approfondimento. Un esempio è costituito dall’ultima ricerca pubblicata sul «Wall Street Journal», in cui l’insorgenza di tic e sintomi tipici della sindrome di Tourette è stata collegata nientemeno che all’utilizzo del social network TikTok.

 

Social network e disturbi neurologici: la sindrome di Tourette

Quando si parla di sindrome di Tourette – dal neurologo francese Georges Gilles de la Tourette, che la descrisse per la prima volta – ci si riferisce a un disturbo i cui sintomi sono movimenti involontari di arti, tic e, nei casi più gravi, la pronuncia di parole scurrili. La Tourette, di norma, è una sindrome che colpisce in prevalenza persone di sesso maschile.

Ad allarmare i medici di ospedali e centri americani (come nel resto del mondo) è stato l’aumento, negli ultimi mesi, della comparsa di spasmi e movimenti non controllati in adolescenti di sesso femminile. Secondo quanto riportato nell’articolo, gran parte delle ragazze con sintomi tipici della Tourette avrebbe passato molto tempo a guardare su TikTok immagini di influencer che soffrono di questa sindrome, assorbendone linguaggio e problemi correlati. Nell’ultimo periodo, i contenuti contrassegnati con l’hashtag #tourettes su TikTok sono aumentati: i numeri delle visualizzazioni sono saliti vertiginosamente, soprattutto durante il lockdown, raggiungendo più di un miliardo di utenti.

È chiaro che non per tutti l’insorgenza di tic è legata all’utilizzo di questo social. Tuttavia, secondo quanto riportato dallo studio, da marzo 2020 sono stati visitati al Texas Children’s Hospital circa 60 adolescenti con tic, mentre prima della pandemia i numeri si aggiravano intorno a uno o due casi l’anno. Un aumento registrato da moltissimi altri centri negli USA.

 

Perché determinati contenuti sono così apprezzati online?

Tra le testimonianze raccolte troviamo quella della diciassettenne Kayla Johnsen. La sua storia clinica di disturbi ai tessuti connettivi ha richiesto l’intervento di professionisti a seguito del peggioramento dei sintomi. Una delle prescrizioni dei medici è stata la psicoterapia e, proprio durante una seduta, è stato affrontato il discorso social network. La ragazza ha raccontato che, cercando notizie sui disturbi dell’attenzione, è approdata su TikTok e ha trovato così un numero impressionante di video di persone con i suoi stessi problemi.

Secondo la madre di Kayla questi video, per persone affette da disturbi neurologici, potrebbe essere un modo per trovare supporto e comprensione. Eppure, la loro diffusione massiccia potrebbe incentivare lo sviluppo di nuovi tic.

La conferma arriva dal Rush University Medical Centre (Illinois). La dottoressa Caroline Olvera ha riscontrato che una parte dei circa 30 adolescenti con sintomi di Tourette pronunciava spesso la parola “bean” con un fortissimo accento britannico, inclusi ragazzi che non parlavano affatto inglese. Interrogati sulla questione, alcuni hanno affermato di guardare su TikTok video di persone con tic. Scorrendo sulla piattaforma, Olvera ha trovato una influencer inglese, affetta da sindrome di Tourette, che pronunciava spesso proprio la parola “bean”. Inoltre, sempre secondo lo studio, almeno 19 influencer su 28 hanno ammesso di aver sviluppato nuovi tic dopo aver guardato i contenuti di altri utenti.

 

Un fenomeno in crescita

Non è la prima volta che si verificano fenomeni di diffusione di disturbi di varia natura in una fetta consistente di popolazione giovanile: l’articolo riporta infatti casi come quello che coinvolse alcuni giovani a New York, e che venne etichettato come “psicosi di massa”. Ma, mentre prima si limitavano a una particolare area geografica, ora è molto più semplice che questi materiali si diffondano ovunque e senza controllo, confermando ancora una volta lo stretto legame tra social network e disturbi neurologici.

 

L’importanza di un social-break

Tornando alla sindrome di Tourette: come comportarsi quando insorgono nuovi tic? Gli specialisti consigliano, tra le altre cose, una sana pausa dai social network, che sono sì una fonte gradita di intrattenimento e supporto reciproco, ma che, se usati nel modo sbagliato, possono causare problemi ancora più complessi e difficili da gestire.

 

Social network e disturbi neurologici: altri studi

L’intricato rapporto tra i social network e le loro influenze sui comportamenti collettivi è oggetto di un ulteriore studio pubblicato nel giugno del 2021 dal PNAS (Proceedings of National Accademy of Science). Lo studio parte dall’affermazione “ogni individuo influenza ed è influenzato dall’altro”. Se in passato, quindi, i cambiamenti avvenivano lentamente e si aveva il tempo di assimilare determinati comportamenti, oggi il fenomeno di “influenza reciproca” è diventato molto più complesso. Con l’avvento delle nuove tecnologie, noi tutti (e tutti insieme) ci troviamo infatti a fronteggiare crisi generalizzate a una velocità esorbitante. A ogni modo, gli studi in merito sono ancora scarsi; dati però casi specifici come la connessione di social network e disturbi neurologici, non potranno che esserci approfondimenti nell’immediato futuro.

 

A cura di

Giusy Pitzeri


FONTI:

CREDITS: