L’educazione civica digitale comincia dalla scuola

Che i nativi digitali veicolino tutti gli aspetti della loro vita tramite la rete è un dato che non ha più bisogno di venire confermato. Che questo porti con sé un abbassamento costante e progressivo dell’età di primo accesso alla rete è invece un tema che merita ancora di essere analizzato e approfondito, ed esige strumenti per essere affrontato. Se ne è accorto anche il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca, che ha tracciato le linee guida per l’educazione civica digitale a misura di giovani studenti.

Ma cos’è l’educazione civica digitale?

“Per educazione civica digitale – scrivono gli estensori della relazione in proposito, chiamata “Sillabo dell’educazione civica digitale” – intendiamo una nuova dimensione che aggiorna ed integra l’educazione civica, finalizzata a consolidare ulteriormente il ruolo della scuola nella formazione di cittadini in grado di partecipare attivamente alla vita democratica”.

Mentre i più giovani navigano, infatti, occorre sapere che le tecnologie che utilizzano “sono state prodotte e promosse da sistemi creati, finanziati e gestiti da adulti”, di fronte a cui quindi non possono essere lasciati soli.

Parliamo di educazione civica digitale nelle scuole

Le architravi dell’educazione civica digitale

Le tecnologie sono infatti portatrici di un “cambiamento estremamente pervasivo, per definizione ricco di implicazioni”. L’educazione digitale necessaria a gestirle si articola quindi in due concetti fondamentali: spirito critico e responsabilità.
Spirito critico, perché i giovani devono conoscere le implicazioni etiche sociali e culturali del mezzo e saperle gestire, e responsabilità perché la rete permette non solo di ricevere messaggi ma anche di crearli, ed esige quindi che si conoscano gli effetti di quel che viene reso pubblico.

Il ruolo degli insegnanti

Gli insegnanti e gli educatori sono chiamati a non raccontare la rete come il mondo dei rischi, ma a sviluppare nei loro studenti la capacità di comprendere le complessità del digitale e appropriarsene creando – spiega il Sillabo – strategie positive per gestire una disponibilità di tecnologie tanto grande.
I docenti dimostrano quindi di avere compreso la centralità del loro ruolo per sviluppare spirito critico, consapevolezza e responsabilità negli studenti: le architravi dell’educazione civica digitale.

 


FONTI:

Si rimanda qui per una analisi più approfondita degli strumenti elaborati dal MIUR per questo fondamentale obiettivo.

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