Shitstorm no vax ai tempi del Coronavirus

Troppo spesso la rete è un luogo di odio, in cui gli utenti sprecano il potenziale della piattaforma che stanno utilizzando. In tempo di pandemia, purtroppo, poco è cambiato: superato il primo impatto con la nuova situazione, tutto è tornato alla normalità. Se fino a poco fa i No Vax imperversavano sui social attaccando con shitstorm chi si opponeva alle loro posizioni, ora un nuovo gruppo si è fatto notare per aggressività: i No Mask.

Tra No Vax e No Mask

A partire da maggio, con una situazione che cominciava a farsi più gestibile, sui social network hanno cominciato a farsi sentire alcune persone che sostenevano la pericolosità di indossare la mascherina. All’inizio, erano pochi individui isolati, ma con il passare del tempo hanno cominciato a raccogliere seguaci. L’idea che la mascherina possa danneggiare chi la porta (oltretutto anche in tempi ridotti) non è sostenuta da ricerche scientifiche, ma poco conta di fronte a movimenti che diventano ideologici.

Il momento in cui questi nuovi No Mask si sono fatti notare, tuttavia, risale a quando hanno iniziato a organizzarsi per “punire” chi cercava di evidenziare gli errori nei loro ragionamenti. Stiamo parlando delle shitstorm.

Cosa sono le shitstorm

Traducibile come “tempesta di escrementi”, è una pratica diffusasi soprattutto su Facebook. In passato aveva come scopo la distruzione di un gruppo: un utente utilizzava tecniche di social hacking per sottrarre i dati di un amministratore e ottenere il controllo del suo gruppo. A quel punto il nuovo amministratore provvedeva a demolire il gruppo, cancellandolo o insultandone i membri. Una volta raggiunto lo scopo si cercava una nuova vittima.

Negli ultimi anni questo tipo di aggressione è mutata, diventando più grezza ma rapida. Gli utenti si organizzano generalmente su Facebook. Uno degli amministratori indica la prossima vittima e il momento in cui cominciare a commentare i post della vittima. A quel punto i suoi seguaci (perché di questo si tratta) cominciano a offendere e minacciare il bersaglio individuato, intasandone i commenti in modo da sopraffare coloro che si oppongono al loro attacco.

Alcune shitstorm si erano già verificate durante la fase critica dell’epidemia, in particolare sull’esistenza stessa del virus e una sua correlazione con l’installazione di antenne 5G. A fine aprile il divulgatore Barbascura X era stato attaccato, principalmente su YouTube, dopo aver contestato alcune tesi (infondate) di un altro youtuber. Nei giorni seguenti, anche volti noti come Vasco Rossi sono stati vittime di queste pratiche.

Shitstorm No Vax: attacchi ai pediatri

Gli attacchi dei No Mask hanno cominciato ad avere più copertura quando, nella seconda metà di maggio, gli obiettivi si sono fatti più rilevanti. La prima vittima istituzionale di questo movimento è stata la FIMP, ovvero la Federazione Italiana dei Medici Pediatri. La pagina Facebook della FIMP ha diffuso alcuni post riguardo i vaccini e l’importanza dell’uso della mascherina anche per i bambini.

I commenti, tralasciando quelli estremamente volgari, sono tutti simili:

“La mascherina è un abominio, un segno di sudditanza e voi siete dei servi del potere”;

“I bambini non si toccano”;

“Le mascherine sono pericolose e nuociono alle salute dei bambini! Non Siete Medici! Siete  folli, siete dei buffoni”.

A cavallo tra comico e tragico si trovano commenti come:

“Indossare la maschera di Batman può essere un gioco, e solo per un breve periodo di tempo… ma non può mai esser un gioco indossare una mascherina che impedisce una corretta respirazione soprattutto a dei bambini!!!! Vi dovete vergognare!!!”.

Come raccontato dalla FIMP, i loro post sono stati condivisi nei gruppi di No Vax e No Mask, in una sorta di chiamata alle armi. In risposta il suo consulente legale sta raccogliendo il materiale per procedere con una denuncia alla Polizia Postale.

Shitstorm No Mask: le filastrocche su YouTube

Tra la fine di maggio e l’inizio di giugno, l’attenzione dei No Mask si è spostata su YouTube, contro un video pubblicato dal canale «Piccole Colonne». In questo video circa trenta bambini, indossando le mascherine, cantano la “Filastrocca della mascherina”, definita come una piccola guida per non contagiarsi più. Nulla di eclatante, ma la tempesta si è scatenata comunque.

Il video, tutelato quantomeno dal blocco dei commenti, si è ritrovato con 6000 dislike in breve tempo, a fronte di soli 2500 like. Grazie a una mobilitazione sui social, molti hanno poi lasciato un “mi piace” al video, portando ora in vantaggio i voti positivi, a quota 10.000, ma con soli mille voti di distacco.  Nel frattempo, la pagina Facebook “Piccole Colonne” ha ricevuto un bombardamento di commenti ingiuriosi, costringendo gli amministratori a bloccare innumerevoli profili.

Anche in questo caso l’attacco è stato organizzato su Facebook, dove noti antivaccinisti, sostenitori di figure ambigue e anonimi amministratori di gruppi più o meno grandi si sono spesi per aumentare la partecipazione.

Shitstorm No Vax: l’attacco al ministro Speranza

Non contenti, questi gruppi hanno deciso di rivolgere la loro attenzione verso obiettivi di più alto calibro. L’occasione si è presentata quando il ministro della sanità, Roberto Speranza, ha parlato su Facebook dell’ordine europeo di 400 milioni di dosi di vaccino, diventando il nuovo oggetto della shitstorm No Vax.

Sulle pagine del ministro si è riversato l’odio dei No Vax: alcuni lamentando la spesa troppo rischiosa, altri sostenendo le classiche tesi complottiste riguardo i vaccini. Si è arrivati poi a toni ben più aggressivi, come rilevato dal giornalista Leonardo Cecchi:

“Te li facciamo ingoiare uno ad uno”,

“Iniettatelo tu, così magari esplodi”,

“Falli alla tua famiglia”.

 

 

A cura di

Federico Villa


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